Vi sono migliaia di caratteri differenti disponibili sul web, e altri ne nascono con sempre più frequenza. Ma se volessimo descrivere delle macro categorie di caratteri, se ne potrebbero elencare 6.

Non sempre sarà facile ricondurre un determinato carattere ad uno di questi 6 gruppi, ma nello specifico in questo articolo è di primaria importanza osservare i caratteri e le loro peculiarità più da vicino.

I macrogruppi considerati sono i seguenti:

Rciofi categorie di caratteri

Categorie di caratteri

Oldstyle

Sono caratteri ispirati alla scrittura a mano degli amanuensi. Difatti danno l’impressione di essere stati scritti con una penna calligrafica.
Questo tipo di carattere presenta sempre delle grazie (dette anche serif). Nelle lettere minuscole, le grazie sono sempre ad angolo vivo, ovvero l’angolo della penna, mentre quando incontrano un’asse verticale tendono ad arrotondarsi (questa curvatura viene detta bracketing).
Proprio come avviene nella scrittura a mano, tutte le parti curve di ciascuna lettera mostrano una differenza di spessore spesso/sottile. Il contrasto tra i tratti è modesto e graduale. Provando a tracciare una linea che passa per i due tratti più sottili, si può notare che l’asse ha inclinazione obliqua. L’asse viene anche denominato stress, di conseguenza i caratteri Oldstyle hanno sempre uno stress obliquo.

Caratteri oldstyle

I caratteri Oldstyle vengono usati per un gran numero di pubblicazioni differenti, perché hanno un’ottima leggibilità.

Modern

Con l’evoluzione dei caratteri e i vari cambiamenti culturali, l’imitazione della scrittura a penna venne abbandonata. Grazie alla crescente industrializzazione e a tecniche di stampa più sofisticate, si sono affermati caratteri più rigidi.
I caratteri Modern hanno le grazie, ma risultano molto sottili ed orizzontali. La struttura è severa, e il contrasto di spessori sottili e spessi è molto marcato. Lo stress risulta perfettamente verticale, facendo assumere così a questo tipo di carattere un aspetto freddo ed elegante.

Caratteri modern

A causa della netta distinzione tra gli spessori, la dominanza del tratto spesso rende i caratteri Modern non adatti alla stesura di lunghi testi.

Slab Serif

Nel periodo della rivoluzione industriale nasce il concetto di pubblicità. Inizialmente si continuarono ad usare i caratteri Modern per le pubblicità, accentuando ancora di più i tratti spessi. Viste da lontano, però, si vedevano solamente delle bande verticali.
Per ovviare al problema si decise che l’unica soluzione fosse quella di rendere i tratti più simili tra loro. Nascono così gli Slab Serif, caratteri con una leggerissima transizione tra tratti sottili/spessi.

Caratteri slab serif

Tra le categorie di caratteri, questa è detta anche Clarendon, perché i font Clarendon ne sono la quintessenza. Spesso vengono detti anche caratteri egizi, perché divennero popolari quando l’egittomania colpì il mondo occidentale. Molti di questi caratteri, infatti, hanno nomi ispirati all’Egitto (Memphis, Cairo, Scarab).

Anche gli Slab Serif hanno un’ottima leggibilità, ma rendono la pagina più scura rispetto agli Oldstyle per via dei tratti più spessi e quasi monopeso. Vengono usati spesso per libri per bambini dato il loro aspetto pulito e chiaro.

Sans Serif

Come indica la parola stessa, dal francese sans cioè senza, questi caratteri sono tutti quelli che risultano senza grazie. Sono tipi di caratteri che hanno avuto successo solo dopo la prima metà del XX secolo.
I caratteri Sans Serif sono quasi sempre monopeso, ovvero hanno un’assoluta mancanza di transizione tra tratti sottili/spessi. Dunque le lettere hanno ugual spessore in tutte le forme.

Caratteri sans serif

Se si usano i caratteri Sans Serif, è bene cercare dei tipi di font che contengano il carattere heavy black e altre differenze di peso. Questo è utile per impaginare i vostri lavori con più armonia e contrasto tra le sezioni scritte, rendendo il tutto più accattivante.

Script

Questa categoria comprende tutti quei caratteri che sembrano scritti a mano. Simulano l’uso di penne calligrafiche, pennelli, matite o penne biro.
Vi sono ovviamente molti stili diversi di scrittura a mano libera, ma in generale sono tutti riconducibili a questa macro categoria.

Caratteri script

Bisogna usare questi caratteri con moderazione, soprattutto mai per testi lunghi. Per poche parole e con un grande formato risultano però estremamente interessanti!

Decorativi

I font decorativi sono immediatamente identificabili. Tra le categorie di caratteri questa è senz’altro la più divertente, facile da usare, peculiare e d’impatto.
Ve ne sono di innumerevoli tipi, formati e stili, ma appartengono tutti a questa grande e meravigliosa famiglia!

Caratteri decorativi

Ovviamente impensabili per lunghi testi, diventano spettacolari per titoli, massime, locandine. E non abbiate paura di mischiarne diversi tipi, le combinazioni sono infinite e spesso potranno sorprendervi.

Fonte bibliografica
R. Williams, Imparo l’arte della grafica. Le basi dell’impaginazione e della tipografia, Vallardi, 2015